1,270 € raccolti di 600 € richiesti (212 %)
Siamo la Banda POPolare dell'Emilia Rossa. Dopo il successo della nostra precedente campagna di crowdfunding attraverso cui abbiamo potuto stampare e pubblicare il nostro secondo disco, abbiamo deciso di chiedere nuovamente il sostegno dei nostri fans provando ad utilizzare nuovamente questo strumento ma stavolta per raccogliere il denaro necessario a realizzare il videoclip di uno dei brani di quel disco. Il brano si intitola "VIENI FUORI COMPAGNO" ed ha per testo un frammento teatrale di B. Brecht. Il Video sarà diretto, efficace e provocatorio esattamente come il testo. Abbiate fiducia in noi... non vi deluderemo!
Perché il Crowdfunding
Abbiamo scelto di utilizzare lo strumento del crowdfunding perché siamo una banda completamente autofinanziata ed autoprodotta. Non abbiamo, per nostra scelta consapevole, case discografiche né agenzie di booking. I nostri brani sono tutti tutelati attraverso il Creative Commons (il cosiddetto copyleft) perché crediamo che le nostre canzoni e gli ideali di libertà, rivoluzione e riscossa operaia che vi stanno alla base debbano essere patrimonio di tutti i lavoratori, i proletari e le classi subalterne. Chiunque deve poter ascoltare liberamente e diffondere liberamente il nostro materiale.
Proprio perchè questo è l'obiettivo (socializzare) crediamo che il crowdfunding possa essere un valido strumento di autofinanziamento attraverso cui non dover sottostare ai diktat di nessuna casa discografica o produttore i cui obiettivi sono solo fare soldi ed omologare il pensiero e l'arte alle volontà della classe dominante. Attraverso il crowdfunding possiamo con orgoglio contare sul sostegno e l'appoggio di chi crede davvero in un progetto di musica militante genuino come questo.
Per questo abbiamo fatto nostro il motto del surrealista Andrè Breton:
INDIPENDENZA DELL'ARTE PER LA RIVOLUZIONE
LA RIVOLUZIONE PER LA LIBERAZIONE DEFINITIVA DELL'ARTE
Il 25 aprile 2011 nasce la Banda POPolare dell'Emilia Rossa in piazza Grande a Modena.
Il nostro intento è stato fin dal primo momento fare politica rivoluzionaria, militante ed anticapitalista attraverso una delle forme di comunicazione più diretta, efficace ed emozionate che esistano, la musica....senza naturalmente rinunciare alla "balotta". Il nome ed il simbolo della nostra banda traggono palesemente origine da una distorsione un po' sarcastica e un po' Warholiana del nome di quella famosa Banca emiliano-romagnola che oggi rappresenta uno dei simboli del capitalismo e della degenerazione del cosiddetto "modello emiliano", un modello ormai NON più rosso manco a parole.
La Banda è un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari, Maserati, Terim e Crown, un insegnante, un disoccupato in cerca di fortuna, un musicista precario e uno che più di precario di così non si può e da una studentessa in attesa chimerica di futura occupazione ("fragile desiderio e mai niente di più"). Definiamo il nostro genere musicale col termine "internazionalista" perchè vuole essere fuori da qualsiasi schema predefinito che non siano l'unità e solidarietà delle classi subalterne anche in ambito musicale ed artistico oltre ogni frontiera. Abbiamo all'attivo due dischi totalmente autofinanziati ed autoprodotti, Rivoluzione Permanente (2013) ad oggi oltre 1500 copie CD vendute e Viva la lotta partigiana (2016) ad oggi circa 1000 copie CD vendute,in cui uniamo a brani inediti di nostra composizione canzoni di lotta tradizionali del movimento operaio riarrangiate in diverse chiavi che ne esaltino il testo ma anche l'energia musicale. La nostra canzone LA MADRE DEL PARTIGIANO ha superato le 250mila visualizzazioni su FB. Il videoclip del nostro brano NON MI SCORDERO’ DI TE dedicato alle vittime della strage alla Thyssenkrupp di Torino ha superato le 50 mila visualizzazioni su facebook e ha vinto il ValSusa Film Fest. Facciamo altresì tesoro di importanti ricerche in materia di canzoni popolari come quelle svolte da Gianni Bosio e dall'istituto De Martino negli anni sessanta. La sillaba "POP" di "POPolare" nel nome della Banda è un chiaro quanto umile riferimento ed omaggio agli "Area", Band rivoluzionaria cui NON ci rifacciamo (non ne saremmo in grado) in termini di stile perchè assolutamente inimitabili e non più riproducibili ma cui ci rifacciamo in quanto a spirito e a carica sovversiva e anticapitalista.
Mai come in questa nostra epoca è necessario alzare la testa e difendere con orgoglio le tradizioni di lotta del movimento operaio anche dal punto di vista culturale e artistico. Da troppi anni stanno cercando di cancellare l'identità del proletariato. Con orgoglio e in ogni ambito dobbiamo impedirlo e continuare a sostenere che è la classe operaia il motore di questa società ed è la classe operaia che può guidare l'umanità all'abbattimento del capitalismo per costruire una società nuova, diversa, migliore; una società comunista! Per questo oggi più che mai sono attuali le ragioni e gli ideali della Resistenza.
La Banda POPolare dell'Emilia Rossa si ispira nel costruire la propria produzione artistica ad un principio di fondo ben espresso da Karl Marx "il denaro deve essere solo un mezzo per l'arte che deve essere il fine e non viceversa".
Chiariamo a scanso di equivoci che non accettiamo di suonare ovunque ci chiedano di andare. Non suoniamo in feste di partiti o movimenti che appoggiano la linea di Marchionne, il liberismo, votano la cancellazione dell'art.18, la privatizzazione di ogni bene pubblico, la TAV ecc. Gli ideali vengono prima di tutto e noi non siamo in vendita...
Il nostro motto è quello di Andrè Breton:
Indipendenza dell'arte - per la rivoluzione. La rivoluzione - per la liberazione definitiva dell'arte
Francesca Parlati, studentessa precarissima (Tastiera e Voce) Giuseppe Violante, Rsu Fiom Maserati (Batteria) Matteo Parlati, Rsu Fiom Ferrari (Basso) Marco Pastorelli, Rsu Fiom Crown (Percussioni autoprodotte) Valerio Chetta, musicista a ore (piano e Hammond) Jean Pierre Cronod (Violino) Massimiliano Codeluppi, (chitarre) Paolo Brini Comitato Centrale Fiom (Voce) con la collaborazione preziosa (in studio) di Federico Ferrara (Tastiera e piano)
Progetto finanziato!