6,457 € raccolti di 4,000 € richiesti (161 %)
Attanadara,
significa “te ne accorgerai!” in dialetto di Villa Minozzo e dintorni, una minaccia verso chi non vuol vedere o non vuol sapere che il presente di tutti è proprio quello di queste vecchie canzoni.
Contiene rivisitazioni di musicali canti anarchici e resistenti che cantano la lotta, la speranza e la fede in un mondo finalmente liberato dalle contraddizioni economiche che lo determinano e lo sorreggono.
Nato sotto l’egida del dio valzer, uscito cinque anni fa come prima raccolta di tali temi, ideato e prodotto da Benedetto Valdesalici per il Circolo Culturale Enrico Zambonini, ne prosegue il percorso aggiungendo al repertorio altri testi per noi sempre significativi e attuali.
Perchè il crowdfunding, perchè con voi:
Il nostro dio valzer ‘attanadara’, nasce orfano e bastardello al di fuori di qualsiasi circuito commerciale e discografico.
I suoi genitori adottivi sono piccoli centri anarchici, centri sociali, e distaccamenti partigiani.
E’ nudo e crudo non fa l’occhiolino a nessuno, vuole camminare da sé con le sue zampe pelose.
E’ contento se la gente sbarra gli orecchi e gli occhi quando passa.
Raccoglie quattro anni di antichi e moderni sogni rivoluzionari in musica e canto, nati durante il nostro percorso musicale.
Gli amici ed artisti che ci hanno aiutato e tutt’ora ci aiutano a completarne la realizzazione lavorano gratis, per amore suo e nostro.
Il vostro contributo servirà a coprire i costi vivi di studio, masterizzazione, stampa e realizzazione grafica del supporto sonoro, nonché acquisto di maglie magline ed orpelli scelti per accompagnare la sua benemerita uscita all’aria aperta.
Ogni contributo sarà destinato al progetto, più cresce il sostegno e più cresce il progetto.
Ognuno di voi sarà parte attiva del disco, diventandone il co-produttore e verrà menzionato all’interno del libretto.
Nella formazione per questo album:
voci: Mara Redeghieri, Stolo Fausto Manfredi, Coro dell’XM24 di Bologna
chitarre: Lorenzo Valdesalici
contrabbasso: Nicola Bonacini
Scaletta proposta:
MARA si SPIEGA:
Sono già passati tredici anni dallo scioglimento della tanto compianta band USTMAMO’.… venticinque dalla nostra formazione, son numeri e anni sulle mie spalle, niente è più come prima. Dopo che ci siamo sciolti ho cercato per diversi anni la maniera per continuare, per ridare un significato sincero alle parole e alla musica.
Da giudizioso essere canterino, per me le parole son molto importanti e fanno la differenza. Non riuscirei a cantare qualsiasi cosa e lungi da me la lingua inglese, che non mi appartiene davvero nonostante la insegni da vent’anni ai miei disgraziati studenti.
A me la forma canzone piace parecchio, soprattutto il cantare italiano classico, con belle melodie strofe e ritornelli che tornano.
Così mi riaccosto alla favolosa canzone popolare per farmi insegnare come si dicono le cose, come ci si commuove raccontandole. Ricomincio da lì.
Cantare anarchico e partigiano è ancora più profondo, perché è cantare di popolo oppresso che rivendica il proprio onore, la propria libertà di volere campare dignitosamente.
Ecco che il canto assume forma sociale e politica, pur non essendo io davvero mai stata fedele a nessun partito, continuo a sperare in un vivere civile e democratico, dove ognuno sia strettamente responsabile per sé ed il mondo che lo circonda.
Oltremodo efficace il calore degli strumenti acustici suonati semplicemente senza orpelli, davanti a poco pubblico esterrefatto (i nostalgici degli UST) e davanti a tanta gente che non sa chi sono. In trio, formazione elastica ideale anche per girare in auto familiare con l’impegno del contrabbasso.
Fuori dai circuiti discografici ormai inebetiti dal mercato impazzito e da ascolti di massa che non rispondono più a nessuna regola.
A me sembra che vada bene così.
Un saluto accorato a tutti quelli che continuano ad essere curiosi e storditi da queste mie peregrinazioni!
Grafica e videoclip saranno curati da Ericailcane e Bastardilla
Foto di Andrea Herman
Montaggio video promo: Giovanna Poldi Allai
Videocamera digitale di: Vincenzo Cavallarin e famiglia
Il video della canzone "E me gat" presente nel cd Attanadara, realizzato da Ericailcane e Bastardilla
Per info:
Email: attanadara@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/mararedeghieri
Youtube: http://www.youtube.com/channel/UCuafsM8EG_2dg9KiAw7K8BQ
Per concerti:
Nicola Casalini: SONORIS CAUSA /ELYTRA Edizioni Srl.
Consulenza artistica produzione e distribuzione spettacoli musicali e teatrali
Cell.+39.342.3335756
Email: infosonoriscausa@gmail.com
Sito: www.sonoriscausa.it
Alcune delle ricompense per il crowdfunding:
dio Valzer (2010)
#1 Arroja la bomba - #2 Inno individualista - #3 Il crack delle banche - #4 Stornelli d'esilio - #5 Le stagioni - #6 Il galeone - #7 Son cieco - #8 Bevi, compagno, bevi - #9 La beghina - #10 Canto dei malfattori - #11 Inno dei pezzenti - #12 Festa d'aprile
Attanadara (2015)
#1 Popolo mio se ascoltarmi vòi - #2 O Gorizia - #3 Sante Caserio (Pietro Gori) - #4 Dimmi bel giovane - #5 Dai monti di Sarzana - #6 Inno individualista - #7 Siam del popolo gli arditi (Leoncarlo Settimelli) - #8 Inno della Rivolta (Luigi Molinari) - #9 Inno delle barricate (Ezio Taddei) - #10 E quando muoio io - #11 Bruceremo le chiese - #12 E me gat (Ivan della Mea, traduzione di Graziano Malvolti) - #13 II tarlo - Fausto Amodei - #14 Addio Lugano bella (Pietro Gori)
Le maglie e la felpa:
I Libri: - Cura dell'odio - Parole alla gioventù. Libro di Fosco Falaschi anarchico morto nella battaglia di Monte Pelato
Stampa biografica Stampa 30x40 di Fain (Enrico Zambonini Anarchico)
I Video: - O maggio con assaggio. La compagnia maggista Monte Cusna Omaggia Enrico Zambonini
Le cartoline: - Cartoline Guerra di Spagna collezione di 10 cartoline
Mara Redeghieri
1990
1990 / 2001
1994
1995
2000
2008
2009
2010
2011
2012 - Lavori di consolidamento
2013 - Sangue
2014 - Sudore
2015 - Stiamo lavorando alla prossima uscita dell’album rivoltoso e irriverente:
dio valzer
attanadara
Mara Redeghieri, Lorenzo Valdesalici, Nicola Bonacini
Lorenzo Valdesalici
Studia chitarra classica al conservatorio Achille Peri di Reggio Emilia sotto la guida del maestro Francesco Moccia.
Collabora con Mara Redeghieri da diversi anni e nel 2006 da vita assieme alla stessa al progetto Dio Valzer.
Nel 2011 partecipa ad Italia Wave Festival con il gruppo Rosa Faber.
Lavora attualmente con il Collettivo Teatrale Ansasà curando musiche e suoni degli spettacoli.
Entra a far parte dello spettacolo “Al Cusna” nel 2013, assieme a Nicola Bonacini, Mauro Basilio e Mara, con cui lavora attualmente anche su brani inediti con la collaborazione di Claudio Chiari e la produzione artistica di Stefano Melone.
Nicola Bonacini
Bassista e contrabbassista jazz/folk
Diplomato in basso elettrico e armonia al C.P.M. di Milano sotto la guida dei docenti Attilio Zanchi e Roberto Cipelli.
Esperienze come bassista nei Caravan de Ville (Sony/Mescal) e Gasparazzo (Self).
Come contrabbassista consegue studi classici presso il conservatorio di Reggio Emilia, studi di jazz presso la scuola di Siena Jazz con Paolino dalla Porta e Stefano Battaglia e frequenta diversi workshop di improvvisazione e di musica etnica.
Nel 2004 fonda i "Jazzba", band con repertorio di musica balcanica rivisitata in chiave jazzistica.
Compositore di musiche di alcuni documentari dei registi Riccardo Sai e Nicola Nannavecchia.
Ha accompagnato col contrabbasso alcuni spettacoli teatrali di associazione Etoile di Reggio Emilia e accademia Amiata di Castel del Piano (GR)
Collabora da 5 anni con la cantante Mara Redeghieri , con la quale effettua una ricerca sulle tradizioni musicali dell'Appennino Reggiano raccolta poi nel documentario "Al Cusna" (2011) realizzato in collaborazione con Ethnos Film.
Nel 2009 entra a far parte dal vivo accompagnando Mara ed il chitarrista Lorenzo Valdesalici nel progetto di raccolta di canti anarco/ sindacali ‘dio valzer’, ideato e prodotto da Benedetto Valdesalici.
Attualmente con Mara, Lorenzo ed il violoncello elettrico e beat box di Mauro Basilio , la batteria e ritmiche di Claudio Chiari lavora su brani inediti e rivisitazioni di brani popolari emiliani, sotto la illuminata supervisione del produttore Stefano Melone.
Progetto finanziato!