4,084 € raised of 2,500 € needed (163 %)
Ciao a tutte e tutti,
siamo la Banda POPolare dell'Emilia Rossa, gruppo operaio composto da militanti e delegati sindacali delle principali fabbriche metalmeccaniche di Modena tra cui Ferrari, Maserati e Crown. Siamo una banda antifascista e abbiamo già all'attivo due album dal titolo “Rivoluzione Permanente” pubblicato nel 2013 e “Viva la lotta partigiana” pubblicato nel 2016.
L'obiettivo della campagna che vi proponiamo è quello di raccogliere le risorse necessarie per poter pubblicare e stampare il nostro terzo disco di cui stiamo ultimando le registrazioni e che si intitolerà “LA GOCCIA E LA TEMPESTA”. Disco che dedichiamo alla memoria del martire partigiano Lorenzo “Orso” Orsetti. Dieci canzoni, dieci piccole gocce che speriamo possano aiutare a scatenare la tempesta nelle coscienze e nelle piazze.
Perchè il Crowdfunding
Abbiamo scelto di utilizzare lo strumento del crowdfunding perché siamo una banda completamente autofinanziata ed autoprodotta. Chi paga l'orchestra decide la musica, e a noi piace decidere assieme a chi ci sostiene.
Proprio perchè questo è l'obiettivo (socializzare) crediamo che il crowdfunding possa essere un valido strumento di autofinanziamento attraverso cui garantirci una piena libertà artistica e creativa. Attraverso il Crowdfunding possiamo con orgoglio contare sul sostegno e l'appoggio di chi crede davvero in un progetto di musica militante genuino come questo.
Perciò abbiamo fatto nostro il motto del surrealista Andrè Breton:
INDIPENDENZA DELL'ARTE PER LA RIVOLUZIONE
LA RIVOLUZIONE PER LA LIBERAZIONE DEFINITIVA DELL'ARTE
Obiettivo
L'obiettivo che ci siamo proposti è quello di provare a raccogliere 2500 euro ma possibilmente anche molto oltre perché questa è la cifra minima necessaria per poter registrare e stampare il nostro CD, tappa senza cui l'album non può vedere la luce e senza cui verrebbe meno la nostra principale fonte di autofinanziamento assieme ai concerti. Purtroppo i nostri salari non ci consentono in questo momento di anticipare una cifra di questa dimensione.
PER QUESTO CHIEDIAMO A TUTTI COLORO CHE APPREZZANO E CONDIVIDONO IL NOSTRO PROGETTO DI SOSTENERCI CON UN PICCOLO O GRANDE CONTRIBUTO.
Contiamo sulla vostra solidarietà militante per realizzare il nostro progetto, come avvenuto già per lo scorso album!
Il 25 aprile 2011 nasce la Banda POPolare dell'Emilia Rossa in piazza Grande a Modena.
Il nostro intento è stato fin dal primo momento fare politica rivoluzionaria, militante ed anticapitalista attraverso una delle forme di comunicazione più diretta, efficace ed emozionate che esistano, la musica....senza naturalmente rinunciare alla "balotta". Il nome ed il simbolo della nostra banda traggono palesemente origine da una distorsione un po' sarcastica e un po' Warholiana del nome di quella famosa Banca emiliano-romagnola che oggi rappresenta uno dei simboli del capitalismo e della degenerazione del cosiddetto "modello emiliano", un modello ormai NON più rosso manco a parole.
La Banda è un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari, Maserati, Terim e Crown, un insegnante, un disoccupato in cerca di fortuna, un musicista precario e uno che più di precario di così non si può e da una studentessa in attesa chimerica di futura occupazione ("fragile desiderio e mai niente di più"). Definiamo il nostro genere musicale col termine "internazionalista" perchè vuole essere fuori da qualsiasi schema predefinito che non siano l'unità e solidarietà delle classi subalterne anche in ambito musicale ed artistico oltre ogni frontiera. Abbiamo all'attivo due dischi totalmente autofinanziati ed autoprodotti, Rivoluzione Permanente (2013) ad oggi oltre 1500 copie CD vendute e Viva la lotta partigiana (2016) ad oggi circa 1000 copie CD vendute,in cui uniamo a brani inediti di nostra composizione canzoni di lotta tradizionali del movimento operaio riarrangiate in diverse chiavi che ne esaltino il testo ma anche l'energia musicale. La nostra canzone LA MADRE DEL PARTIGIANO ha superato le 250mila visualizzazioni su FB. Il videoclip del nostro brano NON MI SCORDERO’ DI TE dedicato alle vittime della strage alla Thyssenkrupp di Torino ha superato le 50 mila visualizzazioni su facebook e ha vinto il ValSusa Film Fest. Facciamo altresì tesoro di importanti ricerche in materia di canzoni popolari come quelle svolte da Gianni Bosio e dall'istituto De Martino negli anni sessanta. La sillaba "POP" di "POPolare" nel nome della Banda è un chiaro quanto umile riferimento ed omaggio agli "Area", Band rivoluzionaria cui NON ci rifacciamo (non ne saremmo in grado) in termini di stile perchè assolutamente inimitabili e non più riproducibili ma cui ci rifacciamo in quanto a spirito e a carica sovversiva e anticapitalista.
Mai come in questa nostra epoca è necessario alzare la testa e difendere con orgoglio le tradizioni di lotta del movimento operaio anche dal punto di vista culturale e artistico. Da troppi anni stanno cercando di cancellare l'identità del proletariato. Con orgoglio e in ogni ambito dobbiamo impedirlo e continuare a sostenere che è la classe operaia il motore di questa società ed è la classe operaia che può guidare l'umanità all'abbattimento del capitalismo per costruire una società nuova, diversa, migliore; una società comunista! Per questo oggi più che mai sono attuali le ragioni e gli ideali della Resistenza.
La Banda POPolare dell'Emilia Rossa si ispira nel costruire la propria produzione artistica ad un principio di fondo ben espresso da Karl Marx "il denaro deve essere solo un mezzo per l'arte che deve essere il fine e non viceversa".
Chiariamo a scanso di equivoci che non accettiamo di suonare ovunque ci chiedano di andare. Non suoniamo in feste di partiti o movimenti che appoggiano la linea di Marchionne, il liberismo, votano la cancellazione dell'art.18, la privatizzazione di ogni bene pubblico, la TAV ecc. Gli ideali vengono prima di tutto e noi non siamo in vendita...
Il nostro motto è quello di Andrè Breton:
Indipendenza dell'arte - per la rivoluzione. La rivoluzione - per la liberazione definitiva dell'arte
Francesca Parlati, studentessa precarissima (Tastiera e Voce) Giuseppe Violante, Rsu Fiom Maserati (Batteria) Matteo Parlati, Rsu Fiom Ferrari (Basso) Marco Pastorelli, Rsu Fiom Crown (Percussioni autoprodotte) Valerio Chetta, musicista a ore (piano e Hammond) Jean Pierre Cronod (Violino) Massimiliano Codeluppi, (chitarre) Paolo Brini Comitato Centrale Fiom (Voce) con la collaborazione preziosa (in studio) di Federico Ferrara (Tastiera e piano)
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