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Ciao tutti,
Mi chiamo Romano Maniglia e sono un fotoreporter freelance della provincia di Salerno. Da poco sono tornato da Belgrado dove, visto il mio interesse sulle condizioni di disagio umano e sulla fotografia documentaristica, ho realizzato il mio ultimo reportage intitolato “Gli invisibili di Belgrado”, restando per una settimana insieme ai rifugiati, costretti a vivere in condizioni terribili, nel campo dietro la stazione centrale. Il mio continuo interesse verso gli ultimi mi ha portato all’idea di realizzare un reportage fotografico che documenti la terribile situazione vissuta nella più grande discarica di rifiuti tecnologici del mondo, nel sobborgo di Agbogbloshie, in Ghana. Tonnellate di aggeggi elettronici sono spedite illegalmente nell’Africa occidentale dai paesi più ricchi, in primis Europa e Stati Uniti, dove sono smaltite senza rispettare alcuna norma ambientale. Tutto questo crea una situazione dannosissima sia per l’ecosistema, sia per la salute della popolazione del posto.
Il budget richiesto verrà utilizzato per la permanenza di una settimana a Agbogbloshie (volo + alloggio) e per la realizzazione di un servizio fotografico (stampe, spese di spedizione) che seguirà le varie fasi dello smaltimento dei rifiuti, documentando soprattutto le terribili condizioni del lavoro in discarica. Al ritorno, verrà realizzata una mostra fotografica itinerante in diverse città europee con lo scopo di sensibilizzare la popolazione dei paesi più “tecnologici” alla necessità di norme ambientali più rigide per lo smaltimento dei rifiuti high-tech, e alla riflessione sulle conseguenze dell’uso spasmodico della tecnologia nella nostra vita. Il mio viaggio seguirà lo stesso percorso che compie la ricchezza: dai luoghi di fruizione della tecnologia fino a quelli di smaltimento.
Facebook: Fausto Romano Maniglia
Sito web: http://manigliaromano.weebly.com
Romano Antonio Maniglia nasce a Sapri, nella provincia di Salerno, il 22 Ottobre 1981 e fin da bambino si appassiona all’arte aiutando il padre nel suo laboratorio di vetrate artistiche. Frequenta il liceo artistico e poi si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si laurea con il massimo dei voti in “Arti Visive” discutendo una tesi in fotogiornalismo. Negli anni dell’università si appassiona sempre di più alla fotografia e compra la sua prima macchina fotografica analogica, da quel momento fotografare diviene un modo di vivere e portare in spalla la macchina fotografica quasi un bisogno. Dopo la laurea continua a studiare e frequenta, tra gli altri, un corso biennale di fotografia (ripresa e stampa) e uno di tecniche grafiche speciali presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara; successivamente, trasferitosi a Milano, segue un corso da photoeditor presso il centro « Bauer » coordinato dalla photoeditor di Sportweek Giovanna Calvenzi. Dopo Milano girovaga per altre città italiane partecipando a diverse iniziative culturali: collabora come fotoreporter con l’Istituto della resistenza senese (ISRS) nell’ambito della ricerca sulla memoria delle stragi nazifasciste, partecipa alla “Biennale in fieri” 2001 e 2003 e alla documentazione del XVI Simposio Internazionale di scultura organizzato dal Comune di Carrara. Nel 2001 prende parte al Workshop delle arti figurative di Cipro con un lavoro pittorico dal titolo “Viaggio in CY/PRUS”: un disegno astratto di una Cipro divisa dalla lunghezza di nove metri realizzato interamente con penna biro su carta. Negli anni successivi si trasferisce a Roma dove lavora come grafico realizzando materiale per eventi culturali e facendo parte di associazioni volte alla valorizzazione del suo territorio di origine. Collabora con l’agenzia di produzione audio-visiva “DADALAB” di Bologna realizzando per arrotondare reportage matrimoniali. Il suo principale interesse, però, rimane il reportage sociale e documentario. Durante la sua permanenza a Roma realizza numerosi reportage durante le manifestazioni politiche o per i diritti civili. Inizia una collaborazione con “Il Manifesto” per il quale effettua un servizio fotografico sulla manifestazione studentesca di Roma del 15 Ottobre 2011. Nel 2013 viene scelto dallo chef Antonello Colonna per realizzare un servizio fotografico del suo resort presso Labico (RM) e per l’aggiornamento delle immagini del suo sito web. Nel frattempo partecipa a diverse esposizioni fotografiche, tra le altre una mostra personale dal titolo “Indignados” presso il “Circolo delle arti” di Mariano Comense (MI) organizzata dal maestro Filippo Borella. Insieme alla street photography predilige anche i reportage di viaggio; oltre a svariati borghi italiani fotografa le città e il deserto del Marocco, la Spagna, l’Olanda e ritorna per più volte nella città di Berlino, sempre più al centro del panorama artistico attuale. Nel gennaio 2017, a seguito del suo interesse per la situazione dei migranti, decide di partire per Belgrado e di realizzare un reportage documentario restando per una settimana insieme ai rifugiati nel campo dietro la stazione centrale.
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