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Il progetto nasce dalla voglia di riappropriarsi dei sentimenti propri di un territorio ma anche dall’intima necessità di partecipare insieme alle diverse anime musicali del borgo.
Abbiamo pensato di includere musicisti di esperienza, professionisti, maestri e direttori. Liutai e artigiani che hanno in sé l’essenza della tradizione e la sperimentazione. Nulla riesce ad essere più universale della musica e la fotografia è un tentativo di farla ascoltare attraverso le pagine di questo libro. Fotografi professionisti, amatori, creativi e cercatori hanno esplorato il borgo di Davoli con una lente attaccata al collo interpretando, in una frazione di secondo, quella nota riprodotta nella chiesa di Santa Barbara, durante la notte del Venerdì Santo, nelle feste popolari e religiose e nei momenti laici che fanno vivere il borgo.
Attraverso le fotografie di Ernesto, Mimmo, Luigi, Antonio, Vittorio, Barbara e Oreste abbiamo cercato, non senza difficoltà, di esprimere quella dimensione spirituale laica che la Musica ha in sé.
Le visioni differenti hanno fatto il resto per il raggiungimento dell’obiettivo dato. Davoli è Musica è un libro fotografico che lo scopo di integrare le comunità artistiche e promuovere il lavoro di promozione didattica della scuola di musica del maestro Enzo Callipo che da anni insegna ai giovanissimi di Davoli e li accompagna fino al conseguimento del diploma conservatoriale. Siamo convinti che l’educazione debba essere il più possibile orizzontale e che attraverso l’insegnamento della musica si possa migliorare la crescita delle nuove generazioni in un territorio che ha tanto ancora da dare. La scuola di musica, la banda i cori e i suonatori sono essi stessi pentagramma di un mondo ben saldo alle proprie radici. Migranti per necessità e scrittori di poesie per esigenza, gli artisti qui rappresentati, sono essi stessi Davoli. Davoli è Musica quando si prepara la festa, Davoli è Musica quando ci si arrampica su per i monti con la zampogna a tracolla a pascolare le capre. Davoli è Musica quando si preparano le lanterne per la Naca del Venerdì Santo. Davoli è Musica quando Le pietre parlano
I fondi raccolti verranno utilizzati da Davolivillage per la PUBBLICAZIONE PREGIATA di DAVOLI E’ MUSICA e per l’ACQUISTO di una BATTERIA ACUSTICA che verrà DONATA alla scuola di musica il Pentagramma di Davoli Marina (CZ).
Mi chiamo Oreste Montebello e sono un fotografo professionista.
Mi piace raccontare storie quotidiane di uomini e donne che vogliono farsi conoscere per quelli che sono realmente, nelle loro case, con i propri figli, sul posto di lavoro. Fotografo in modo discreto e rilassato cercando di trasmettere con i miei lavori le sensazioni del momento in cui decido di fare click, il resto siete voi a farlo davanti i miei vetri. Spesso queste foto sono quelle più sincere e spontanee, quelle che rimarranno con voi per tutta la vita. Mi piace relazionarmi con la scena fino al punto di far parte di essa senza che io diventi elemento di disturbo. Il miglior premio per il mio lavoro è la sorpresa dei miei clienti nel guardare le foto e sentirli dire: “E questa quando l’hai scattata?”. Sono nato a Soverato il 9 novembre del 1965 e ho vissuto prima a Roma e poi in giro per l’Europa. Ho fotografato le grandi realtà metropolitane di Roma, Milano, Parigi, Barcellona, Madrid e gli sfaceli dei nazionalismi nell’area balcanica a cavallo fra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta. Ho fotografato il cinema, il teatro e la musica underground della scena romana. Le lotte sindacali e studentesche che hanno attraversato il nostro paese dal 1981 fino agli anni della Pantera. I delitti della Roma Capitale: dal giallo di Via Poma all’omicidio di Marta Russo alla Sapienza. La cronaca quotidiana e le cronache rosa del mondo televisivo con inseguimenti ed appostamenti a questa o quell’altra diva del momento. Insomma posso dire di aver dato il mio contributo al fotogiornalismo nazionale con storie belle e meno belle. Ho lavorato per: La Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo, Il Venerdì della Repubblica, Corriere della Sera Sette, Panorama, Espresso, Liberation, El Pais. Per le agenzie foto giornalistiche: LaPresse, Masterfoto, Dufoto, Reporter Associati, F3Press, Sigma, De Bellis e tante altre agenzie non degne di menzione…
Sul mio biglietto da visita c’è scritto solo LUIGI ROCCA, questo perché sono fermamente convinto che la professionalità bisogna conquistarsela giorno per giorno lavorando e tenendo acceso quel fuoco “sacro” che è la passione per quel che si fa. Mi formo al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro (Corso di Scenografia) Nel 1987 fondo lo STUDIO ROCCA Grafica & Design che opera nel settore della comunicazione visiva, packaging, design e web. Al lavoro di designer e di grafico ho affiancato anche esperienze didattiche quali Seminari su grafica e design nei corsi IFAP-IRI di Catanzaro, Seminari su grafica e design ENAIP Catanzaro, Docenze presso l’IMED (Istituto Mediterraneo del Design) nei corsi di Grafica Multimediale, Laboratorio di grafica, Corso di Tecnico superiore comunicazione visiva e altri ancora. Sono stato curatore delle mostra “L’immagine in Scatola” (Catanzaro) e “L’ultimo desiderio” Soveria Mannelli (CZ). Tra i vari lavori pubblicati ed esposti mi piace ricordare OMNIBOOK 3 (Italia), OMNIBOOK 6 (Italia), FAMOUS ANIMALS SIMBOLS (Belgio), DESIGN JOURNAL N. 46 (Seoul Korea), SELF IMAGE (The Israel Museum Jerusalem), ZGRAF 6 (Internetional exhibition of grafic design and visual communications), GRAFICA& DISEGNO n° 29. Lo studio oggi continua il suo lavoro di grafica e design per le PMI calabresi che operano nel territorio nazionale e regionale.
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