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I disturbi psichiatrici ancora oggi sono oggetto di diffidenza e pregiudizi, forse per una mancanza di informazione e di programmi di sensibilizzazione. Questo progetto nasce dalla necessità di rendere questi disturbi una realtà socialmente accettata. Sono molte le problematiche di questo tipo, quindi ho scelto di concentrarmi su un tema in particolare: il disturbo borderline. Fa parte della sfera dei disturbi di personalità, ovvero una serie di disturbi mentali che influenzano il pensiero, il comportamento e quindi le relazioni e la vita lavorativa di chi ne è affetto. Il borderline è caratterizzato da una fortissima instabilità emotiva, un incontrollabile senso di vuoto, timore dell’abbandono, depressione, ansia, comportamenti a rischio. Ho deciso di organizzare una mostra fotografica per rappresentare visivamente questo disturbo. Le foto mostreranno cosa prova chi ne è affetto, che comportamenti assume, quali sono i sintomi, quali sono le conseguenze sulla vita di tutti i giorni. La mostra si terrà a Roma e l’ingresso sarà gratuito. La campagna di crowdfunding serve a raccogliere fondi per materiale fotografico e stampe, prenotazioni di eventuali sale di posa, prenotazione dello spazio per la mostra, promozione dell’evento. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone riguardo questa tema per promuovere una maggiore accettazione dei pazienti borderline e, più in generale, dei pazienti psichiatrici. Inoltre, spero possa essere d’aiuto ai diretti interessati: la mostra potrebbe diventare uno spunto per trasformare una patologia in un’occasione di rivalsa. Infine, può diventare un aiuto nell’identificazione di questo disturbo e un incoraggiamento alle cure.
Grazie per l’attenzione. Per visionare alcuni dei miei precedenti lavori potete visitare le mie pagine Facebook: Michela Polito Photography (pagina di fotografia) Michela Polito (profilo personale): gli album “Just what my eyes see” e “Just what my eyes see pt. 2) Instagram: mp_livephoto
Sono Michela Polito, ho 23 anni e vengo da Roma. Sono iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia alla Sapienza, in realtà attualmente lavoro come fotografa e spero di trasformare la fotografia nel mio lavoro definitivo. Mi occupo soprattutto di fotografia musicale, in particolare live photography, perché la musica è sempre stata la mia più grande passione. Ho iniziato partecipando a una serata, il “Rock in Art”, evento a tema musicale tenutosi a novembre 2018 presso la “Locanda Blues” di Roma. Ho esibito delle foto e un breve testo ispirati a un disco progressive metal. Ho iniziato a scattare foto promozionali per band, ritratti generici, ho lavorato come fotografa per alcune feste private. Solitamente scatto durante concerti metal in zona Roma e pubblico per due riviste metal online, Metalforce e VeroRock. Ho collaborato sia con musicisti emergenti italiani, sia con figure affermate in ambito nazionale (ad esempio Salmo) e in ambito internazionale, tra cui: Kiko Loureiro (Megadeth), Gus G (Ozzy Osbourne), Doogie White (Malmsteen), Haken. Questo progetto esula dalla mia normale attività di fotografa, ma ha un’enorme importanza e impegno sociale. Ho scelto il disturbo borderline come oggetto della mostra perché, purtroppo, è un tema a me molto vicino. So che si tratta
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