4,193 € raised of 4,000 € needed (105 %)
Blake EternalLife Show is poetry and music, it has been an album, a radio play and a semi-acoustic live, made by two actors-musicians overwhelmed by William Blake and its "visions".
Blake, who lived between the end of '700 and early' 800, was printmaker, illustrator and poet. A free and provocative artist, elusive, able to revolutionize poetic language with themes, images and a natural musicality that even today impress. This musical is merged in the album Blake, with a sound that mix together rock and electronic veins and for Blake EternalLife Show 1.0 (live) has taken a more intimate and acoustic nature.
Our project is based on self-handling from the beginning, but now we want to turn to a wider audience for finding the resources necessary to achieve the next step, maintaining the independence of the project and its freedom of expression.
The aim is to get the EternalLife Show from 1.0 to a later stage, a live show in which music, poetry, drama and video art coexist, a performance that finally recreates all that Blake has evoked in his unique poetry, complex and deep forms of art, destined to remain eternal.
We want to bring Blake everywhere, in theaters, squares, schools, parks, to old and young, men and women of all ages, because we believe that he can speak to anyone. For this reason we place great emphasis on videos, on his ability to speak to the people imagination and sensitivity, using the evocative power of poetry. Images are the key and Blake showed it with his choice to associate poem with an incision. To facilitate this further step in our work we decided to let us known and make known Blake first of all here in Italy, through a series of dates in different cities with our live 1.0, a preparation and a promise of what would and what could become Blake EternalLife Show.
This is why we worked to offer as much as possible to those who know and want to know our work, distributing the digital album on bandcamp, recording and teaser clip and opening various communication channels that allow us to be in contact with those who are interested or passionate about all EternalLife Show. The 4,000 euros that we’re asking for are required to pay the players who would participate in the live performance (we imagine the arches and a battery), a phonic, a sound technician and a video artist who creates the video part that will be associated to the music and poetry.
We believe in what we have done, otherwise we wont continue to work on our project in the last two years. We believe in it because Blake showed us a new vision of the world and of man's existence, suggesting the great inner revolutions we want to share and share with all the people. The support and encouragement of the artists who have chosen to collaborate on Blake until this point are what makes us to continue until the creation of the artistic project, in the name of visions of Blake, because from the moment we kwen his poetry we feel better person.
Vedere un mondo in un granello di sabbia
e un cielo in un fiore selvatico
Tenere l'infinito nel palmo di una mano
e l'eternità in un'ora
«Devo ringraziare Giacomo se, lungo la via di Damasco, sono stato folgorato dal profeta William Blake. Spero che le sue visioni non mi abbandonino più.»
«Il suo volto mi ricordava talmente tanto quella del poeta che gli offrii il ruolo da protagonista poi la storia ha preso una strada diversa…»
Fabio Pappacena nasce a Napoli il 23 luglio 1975 e cresciuto a Potenza. Dal 2005 vive a Roma. Studia recitazione con la scuola del Piccolo Teatro di Potenza diretta da Domenico Mastroberti per poi seguire stage e corsi di formazione attoriale con Pippo Delbono, Mimmo Cuticchio, Giorgio Rossi, Lello Arena. Alla professione attoriale ha sempre accompagnato l’esperienza musicale. Studia canto con il M° Soprano Elena Sabatino, il basso elettrico e la chitarra. Sia come strumentista e cantante, sia come compositore di musiche e testi, a partire dai 17 anni sono state molteplici le collaborazioni artistiche con diverse band. In particolare quella degli Eku, con la pubblicazione di due CD inediti, numerose esibizioni dal vivo e la partecipazione a manifestazioni per band emergenti come Arezzo Wave e Rock Targato Italia.
In teatro ha trascorso la maggior parte del mio tempo, recitando in tanti spettacoli. Gli ultimi, in ordine di tempo sono stati l'Iliade di Maria Grazia Cipriani per il Teatro del Carretto, Moby Dick di Ferruccio Ferrante per il Teatro Quirino, 15 22 di Pina Debbi con la regia di Tiziana Sensi per il Telefono Rosa e Parole, ovvero The Suspension of Disbelief, scritto e diretto da Paolo Civati.
La sua esperienza in televisione è stata varia, da La nuova squadra a Squadra Antimafia, da Amore criminale a La seconda casa non si scorda mai. In radio ha lavorato a diversi programmi Rai, come Achab e i radiosceneggiati Giuseppe Mazzini e Gabriele. Per il cinema ha recitato nel ruolo di Don Domenico Pestarino in Maìn la casa della felicità, con la regia di Simone Spada.
Giacomo Vezzani, laureato in discipline dello spettacolo, dopo una lunga formazione musicale presso il coro S. Cecilia di Lucca, prosegue un’attività di formazione presso l’istituto D’arte drammatica di Lucca Iardramma. Nel 1995 entra a far parte della Compagnia del Teatro del Carretto diretta da Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori, per la quale tuttora opera come attore e collaboratore. Nel frattempo, lavora con la compagnia di danza diretta da Michele Arena, Effetto Parallelo, firmando due colonne sonore.
A Roma, continua la sua ricerca musicale lavorando sia per il teatro che per gli audiovisivi: nella scenotecnica, nella musica, nella recitazione e anche nelle luci. Con Luigi Ceragioli fonda la compagnia Dance o Rama, a cui si è aggiunta Nenè Barini: una realtà dove si mescolano le discipline della danza con quelle della recitazione e che coinvolge anche giovani non professionisti.
Si ritiene un compositore autodidatta e creda che la ricerca sia fondamentale, anche quando si tratta di una semplice canzone pop. Le sue produzioni personali sono degli spettacoli\concerti e vedono la collaborazione di artisti diversi, come Federico De Robertis – con il quale poi firma e interpreta la canzone Invisible Boy dall’omonimo film di Gabriele Salvatores – e Antonio Nardone. L’album Blake nasce come seconda parte di un dittico, una ricerca tra poesia e musica e si pone come passo successivo del primo lavoro, Pascoli, datato 2011. Se Giovanni Pascoli è il poeta del suono, William Blake è il poeta della visione. Se Pascoli è stato concepito come un “radiodramma”, Blake doveva essere concepito come un audiovisivo. Blake è nato come una scommessa tra lui e l’amico e collaboratore Giacomo Pecchia, autore della copertina dell’album.
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