460 € raccolti di 1,000 € richiesti (46 %)
Si tratta di un progetto inedito prodotto dall'Associazione Musicale SINEFORMA. Dopo “La Bohème e i bohémiens” sulla vita e l'opera di Giacomo Puccini, “Cantanapoli” sulla grande Scuola Napoletana dalle arie d'opera alle canzoni d'autore, ed “Eroine” sulla vita e le gesta di donne mitologiche, leggendarie e vere (qui è possibile consultare tutti i nostri progetti http://www.sineforma.it/progetti/), vogliamo presentare una nuova idea, un viaggio nei paesaggi, nelle città e nelle opere d'arte italiane viste attraverso gli occhi e la sensibilità del grande artista tedesco Felix Mendelssohn-Bartholdy.
“Finalmente l'Italia!” Queste sono le prime parole che un Felix Mendelssohn poco più che ventenne scrisse alla sorella Fanny una volta arrivato nella nostra nazione. Quella prima missiva fu seguita da molte altre “cartoline”, scritte tra il 1830 e il 1831 durante tutto il viaggio italiano, tappa obbligata per i giovani europei desiderosi di ampliare i loro orizzonti culturali. Tali lettere ripercorrono un itinerario che condusse il compositore nelle principali città italiane partendo da Venezia, dove ebbe la prima grande rivelazione del Paese, proseguendo poi per Firenze, Roma e Napoli.
Mendelssohn è attento all’osservazione acuta di uomini e cose e si abbandona a divagazioni soggettive e ironiche, in cui la descrizione naturalistica diviene pretesto per considerazioni aperte ai problemi più disparati. Esse ci restituiscono l’immagine di un animo curioso, osservatore e sensibile a tutte le manifestazioni del bello. Interessanti sono le sue considerazioni sui costumi dei paesi visitati, sulla natura e i suoi abitanti, sugli ambienti musicali e sulla società aristocratica, di cui sa ritrarre con sorprendente umorismo e ironia gli aspetti ridicoli e più appariscenti. Riesce a comprendere immediatamente la natura degli italiani e la loro saggezza nel saper accettare con apparente indifferenza anche le manifestazioni più drammatiche della realtà quotidiana.
La mitezza del clima italiano, la bellezza del paesaggio, lo splendore delle opere d’arte lo seducono, ma non gli impediscono di giudicare severamente lo stato d’abbandono in cui versa la cultura musicale del Paese e l’arretratezza della società romana: per questo si tiene lontano da una società “chiusa e abbarbicata a vuote esteriorità”, come quella romana, ma avverte il fascino della città in cui ritrova l’atmosfera adatta per comporre e creare.
L’amore per l’Italia, di cui ogni giorno scopre la grandezza e il fascino, lo induce ad osservare come la sua natura ritrovi nelle terre italiche il simbolo della perfezione: “Ciò che deve essere singolare, bello e grande deve avere un unico aspetto, purché questo sia portato alla massima perfezione; e questo nessuno può contestarlo”. Tutte queste caratteristiche le ritroviamo in ogni movimento ed in ogni singola frase della sua Sinfonia “Italiana” abbozzata già durante il viaggio e ci si possono riconoscere le caratteristiche dell'ambiente italiano, la natura, le usanze (si pensi al secondo movimento ispirato ad una processione cui l'autore assistette a Napoli) e, come è ovvio nel quarto movimento, le canzoni popolari.
Il progetto consiste nella lettura delle più significative “cartoline” tratte dalla raccolta “Lettere dall'Italia” di Felix Mendelssohn con l'esecuzione dal vivo che lo stesso compositore ha scritto durante il viaggio come l'Ouverture “Le Ebridi”, i “Lied senza parole” e naturalmente la Sinfonia nº4 in la magg. op.90 “Italiana”, trascritti per gruppo da camera. La performance sarà completata da azioni sceniche con l'utilizzo di piccola attrezzeria e costumistica.
I protagonisti della performance sono l'attrice ROSETTA MARTELLINI e l'ENSEMBLE SINEFORMA. Il progetto è curato da ROBERTA MORI per la parte narrativa e da MICHELE SCIPIONI per la parte musicale.
Il crowdfunding servirà per sostenere le spese organizzative, logistiche e burocratiche del debutto con la registrazione audio/video della performance live. La cifra richiesta e' il minimo che ci serve e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto, del vostro sostegno sia economico, anche se piccolo, che mediatico con il passaparola, la condivisione e i like. “La cultura è l'unica cosa che ci salverà dall'abbrutimento e nel nostro piccolo non ci arrenderemo mai all'ignoranza”.
L'Associazione Musicale SINEFORMA è nata per volontà di amici e colleghi incontratisi nelle fila dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana e provenienti da esperienze estremamente stimolanti in ambienti musicali di spiccata eccellenza tra i quali l'Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, il Teatro Regio di Torino e il Teatro dell'Opera di Roma; è per questo che le nostre esibizioni si distinguono per la straordinaria raffinatezza e fascino sonoro, nonché per una varietà di espressioni dinamiche e stilistiche capaci di coinvolgere il pubblico. Il nostro repertorio è molto ampio e comprende sia brani originali di autori di ogni epoca e stile che trascrizioni delle più belle pagine musicali per ideare progetti sempre originali, coinvolgendo solisti e compositori che arricchiscano le varie proposte musicali in una costante ricerca di musiche nuove o poco conosciute. Sin dai primi anni di attività collaboriamo con i principali protagonisti della scena culturale marchigiana come Amat, FORM, Marche Teatro, Gioventù Musicale d'Italia, Museo Statale Omero di Ancona, Accademia d’Arte Lirica di Osimo e inoltre, Associazione Residart, il Teatro “Nuovo Melograno” di Senigallia, Amici della Lirica “F.Corelli” di Ancona per la realizzazione di spettacoli come “Ri-leggere l'opera: Carmen”, “Eroine” (progetto selezionato nell’ambito di “Palcoscenico Vita Fest” – Rassegna Regionale di Teatro, Musica e Danza con gli artisti Made in Marche per le Pari Opportunità organizzato dalla Regione Marche e AMAT), “La Boheme e i bohemiens”, “Festival Horigome in Italia” e altri. Inoltre cooperiamo con istituzioni scolastiche per la realizzazione di corsi di educazione musicale e per progetti speciali (tra cui la realizzazione dell'accompagnamento musicale per il progetto “Wiegala” dell'Istituto Comprensivo Montalcini di Chiaravalle (An) vincitore del Concorso “I giovani ricordano la Shoah”). www.sineforma.it / info@sineforma.it
ROSETTA MARTELLINI Attrice, regista, operatrice culturale Si diploma alla scuola di formazione professionale per attori Sangallo e studia sotto la guida del Maestro Franco Ferraroni del Teatro Stabile di Torino, prosegue la sua formazione seguendo laboratori sia di teatro che di danza contemporanea. Esordisce in teatro negli anni ‘90 alternando ruoli drammatici a ruoli comici. E’ Gittel nella commedia “Due in altalena” di William Gibson, regia di Mauro D'Ignazio, Paolina Leopardi in “Tuttaditutti”, regia di Roberto Marafante, la Venere miope di “Confessioni” di Fiammetta Carena. Nel 97 è attrice protagonista in “Oh mio diletto”, racconti erotici tra 700 e 800, per la regia di Barbadori, Moretti, Parisini, mentre nel 98 è Ponzia nello spettacolo “La casa di Bernarda Alba” di Federico Garcia Lorca, per la regia di Luigi Moretti. Per le celebrazioni leopardiane del bicentenario presenta “E come il vento” con il quartetto di flauti Les flutes joyeuses, per la regia di Claudio Cinelli. Sempre con il quartetto di flauti incide il cd “E come il vento”, musica e poesia leopardiana e per RadioTre registra “Canto per Giacomo”, partitura originale per voce recitante e quartetto di flauti di Samorì. Dopo lo spettacolo su Paolina Leopardi presentato nel programma radiofonico “Via Asiago 10” (RadioUno) inizia la collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati per il quale partecipa a numerosi recital leopardiani in Italia e all'estero. Negli anni 2000 lavora con la compagnia del Teatro Stabile delle Marche negli spettacoli “Nozze” da Checov, Majakovskij, Brecht per la regia di Giampiero Solari, “Roberto Zucco” di Koltès per la regia di Cherif, “Il Campiello” e “Arlecchino servitore di due padroni” di Goldoni per la regia di Tommaso Paolucci, “Vernichtet”- Viaggio nel dolore dell'Olocausto e “La favola di Caterina” da La bisbetica domata di William Shakespeare per la regia di Luigi Moretti, “L'isola” da La Tempesta di William Shakespeare per la regia di Paola Galassi. Nel 2004 per la produzione di Inteatro Polverigi interpreta Deborah in “Una specie di Alaska” di Harold Pinter per la regia di Giles Smith del Royal National Theatre e con lo spettacolo “Donne in tempo di guerra” da Le Troiane di Euripide per la regia di Claudio Collovà, partecipa al Festival Internazionale di Polverigi al Festival Kals’Art di Palermo e al Festival Unidram di Potsdam-Berlino. Dal 2007 ha lavorato nello spettacolo “Piotr e le stelle di Tut” con la compagnia internazionale di Dejadonne. Del 2008 è lo spettacolo “Capelli al vento” sulla vita e la poesia di Joyce Lussu per il Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con il musicista compositore Andrea Mei con il quale ha già realizzato nel 2007 “Rosa violata” sulla violenza contro le donne. E’ del 2011 “Sono stata amore” dedicato a Sibilla Aleramo e del 2013 “Viva l'Italia libera” - La Resistenza raccontata attraverso le lettere dei condannati a morte, prodotto dall’Anpi. Ha raccolto in un monologo la sua ricerca sui personaggi femminili marchigiani, “Donne di Marca” dedicato a Paolina Leopardi, Dolores Prato, Joyce Lussu, Sibilla Aleramo. Dal 2004, per 10 anni è docente di recitazione, dizione e dizione poetica presso la scuola del Teatro Stabile delle Marche. Vince il “Premio Marchigiano dell'anno” per il teatro nel 2001 con la Compagnia Giovani del Teatro Stabile delle Marche e il “Premio Creativamente” 2009. E’ ideatrice e interprete del “Jukebox di poesia”, l’animazione poetica da strada con cui ha girato l’Italia. E’ stata direttrice artistica di stagioni teatrali e rassegne per i Comuni di Civitanova Marche, Potenza Picena e Recanati. Ha creato il progetto “Lettoria”, il portale dell’audio-letteratura. E’ ideatrice e curatrice di “Storie in città”, un progetto editoriale del Comune di Civitanova Marche, “Civitanova si fa in 12”, un progetto social di promozione turistica attraverso il racconto fotografico, #caromio, un progetto social dedicato al recupero del linguaggio desueto attraverso le parole di Annibal Caro. E’ stata Presidente del Cda dell’Azienda Speciale “Teatri di Civitanova” con nomina sindacale dal gennaio 2013 all’agosto 2017.
L'obiettivo non è stato raggiunto